Ambasciatore Europeo C.EU.CO.

Ambasciatore Europeo C.EU.CO.
il Presidente Alessandro Salarolo

mercoledì 21 ottobre 2015

27 settembre Gran Capitolo del Magistero dei Bruscitti da Busti Grandi






XL Anniversario del Magistero

Domenica 27 settembre in quel di Busto Arsizio, il Magistero, guidato ora dal Gran Maestro Antonio Colombo, ha festeggiato assieme ad oltre un centinaio di Amici e Confratelli il suo quarantesimo anniversario di fondazione.
Numerose le Confraternite presenti che rappresentavano il nord Italia.

Tra le Autorità, il Signor Sindaco di Busto Arsizio che ha elogiato lo spirito confraternitale e conviviale dei presenti che, attraverso le loro Associazioni, Confraternite ed Ordini, portano avanti esaltandole, le tradizioni, i costumi e mettono in risalto, promovendolo, il territorio di appartenenza.

La presenza dello Chef Sergio Barzetti, che attualmente è presente nella trasmissione televisiva :”La Prova del Cuoco” ha posto in risalto, se ce ne fosse stata la necessità, quanto importante sia il compito delle Associazioni presenti (e non ) svolto meticolosamente sul territorio italiano col fine di non fare dimenticare, esaltandole, quelle ricette della nonna, che altrimenti andrebbero perse sotto la martellante pubblicità fatta a favore dei cibi globali.
Lui stesso, nell’insegnare alla gente le sue ricette, dà la precedenza assoluta alle tradizionali, condendole magari con quel pizzico di genialità che contraddistingue i Grandi Chef.



 Prima del Convivio, si è potuto visitare il famoso Museo Tessile di Busto che con il lavoro di tanta gente e lo spirito imprenditoriale dell’industriale Carlo Ottolini.

IL MUSEO DEL TESSILE
Un luogo della memoria industriale che conserva e valorizza il lavoro dell’imprenditoria bustocca: è il Museo del Tessile e della Tradizione Industriale di Busto Arsizio, aperto nel 1997 grazie all’impegno all’amministrazione Comunale, con la partecipazione di cittadini e imprese. L’atmosfera industriale si respira fin dall’inizio della visita che si svolge nella cornice dell’edificio che ospitava alcuni reparti del Cotonificio Carlo Ottolini, poi Cotonificio Bustese, esempio di architettura industriale di fine Ottocento, in stile neogotico. La storia dell’industrializzazione, che in questo territorio è stata segnata soprattutto dal settore tessile, è narrata a partire da metà ottocento grazie a macchinari, strumenti, oggetti e documenti. Quello del tessile si può a ragione definire un “museo per tutti” grazie ai laboratori didattici, visite guidate interattive, ai percorsi di approfondimento rivolti alle scuole e a una sezione tattile per i non vedenti con indicazioni in Braille. Il fil rouge della visita segue la sequenza della lavorazione delle fibre. Per questo motivo il piano terra è dedicato alla filatura, preparazione e tessitura, con piccoli strumenti e grandi macchinari, tra i quali un antico telaio per nastri del 1813 e uno dei primi telai meccanici per fustagni del 1869. Al primo piano sono ospitate la sala dedicata al sistema Jacquard, quella del finissaggio, confezione e spedizione, con preziose etichette originali ed antichi campionari. Il secondo piano è dedicato a tintoria e stampa, con attrezzi usati per la tintura “manuale”, ma anche con appunti e ricette di tintori bustesi.
                   
IL MUSEO DELLE SPADE "AGORA'" DI BUSTO ARSIZIO

Il museo ha come nucleo principale la “Donazione Longhi”, consistente in centinaia di pezzi: fioretti, sciabole e spade, sportive, da duello e di uso militare; accessori per l'addestramento dello schermitore, come maschere, piastroni e guanti, e una vasta iconografia. Gli accessori, in particolare, sono di assoluta originalità e rarità e costituiscono un patrimonio unico nel suo genere.
La donazione, di per sé più che sufiìciente per allestire un museo e già utilizzata in occasione di mostre tematiche sul territorio nazionale, è destinata ad accrescersi e, attraverso l’archiviazione e lo studio sistematico dei suoi pezzi, ad aumentare il suo valore. Tra i beni in collezione trova poi posto un altro fondo documentario di grande interesse per la storia della scherma sportiva: l’archivio del campionissimo Nedo Nadi, recentemente riscoperto e acquisito proprio dal Maestro Giancarlo Toràn.
E’ infine allestita una sezione dedicata ai documenti: fondamentali per lo studio della scherma sin dai suoi primordi e con una particolare attenzione alla storia della scherma sportiva a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Libri, documenti, trattati e testi di giurisprudenza sul duello rappresentano il prezioso corollario (in gran parte già digitalizzato) del materiale esposto.
L'Agorà nasce quindi da subito come un centro di progetto e di ricerca rivolto al futuro, ad una delle migliori strutture sportive europee, della quale rappresenta il naturale sviluppo.

   




martedì 20 ottobre 2015

SCRIVONO DI NOI

Risotti in festa a Verona.

Il Riso Vialone Nano, cucinato presso la Confraternita del BònCuciàr, da Giorgio Sbizzera, presentato in trepreparazioni... Successo previsto e realizzato.


             Che Verona, oltre al buon vino, all’ottima verdura e frutta, dia origine anche a riso d’altissima qualità è cosa risaputa. Ma, che Riso Vialone Nano si produca pure a Sustinenza di Casaleone, Verona, è cosa che va conosciuta, anche perché chi tale riso crea e cuoce, ossia, esegue tali due importanti compiti, è, per quanto stiamo raccontando, una sola persona: l’esperto Giorgio Sbizzera. Il quale, titolare dell’Azienda Agricola “La Fornasella”, ama realizzazioni di qualità, che consistono nel produrre riso dalle caratteristiche d’alto livello e nel cucinare lo stesso – in base a ricette diverse, tutte basate su tradizione e storia – quale esclusivo frutto di passione e di sacrificio. Il bello è che Giorgio, sbizzeragiorgio@alice.it, lavora in silenzio, senza ricorrere alla moderna pubblicità, ma presentando solo fatti. Fatti che ci ha fatto conoscere, molto fortunatamente, Enrica C. De Fanti, presidente della Pro Loco di Casaleone, Verona, della quale Sustinenza, è frazione, in cui, appunto, opera Sbizzera. Il quale, non è noto solo in Italia, ma anche all’estero – per esempio ad Innsbruck, Austria – dove i suoi risi ed i suoi risotti sono ben noti. Descriviamo cose semplici, di vita agricola e di cucina, ma che hanno grande rilievo, perché costituiscono, sebbene nel piccolo, un grande contributo all’economia, creando ricchezza. Tutto questo abbiamo saputo, presso la sede della veronese Confraternita del BònCuciàr di Verona, dove con la collaborazione del presidente A. Salarolo, una folla di persone ha potuto de facto rendersi conto dell’alto livello del Vialone Nano Proposto e delle tre preparazioni eseguite da Giorgio, nei tipi: al Radicchio Rosso di Casaleone + Tastasàl o macinato di maiale + Formaggio Monte Veronese dei Monti Lessini; al tartufo, dall’ottimo profumo, e all’Amarone, quale unicum e maximum dei vini veronesi. A volte, si pensa che un convivio serva solo a riempire il ventre e a scambiare quattro chiacchere – fattori certamente importanti –, ma, nel caso descritto e in molti altri, convivi ed assaggi servono pure a promuovere la conoscenza di chi lavora sodo e a dare il dovuto rilievo a chi si impegna tutto l’anno nel mondo dell’agricoltura – anche producendo e cuocendo riso!

Pierantonio Braggio

mercoledì 7 ottobre 2015

SIMPOSIO DI VINI E GASTONOMIA A REGUENGOS DE MONSARAZ

Simposio di Vini e Gastronomia a Reguengos Monsaraz, Portogallo.

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page5image21320.jpgNei giorni dal 5 al 7 giugno ha avuto luogo in Reguengos de Monsaraz (Portogallo) il maggior Symposio di vini europei, essendo stata nominata questa località Città europea del Vino
Il comitato organizzatore ha invitato una rappresentazione della CEUCO di ogni Paese, dove si sono degustati i famosi vini di Alentejo, oltre alla mostra di ogni regione europea.
L’Italia ha presentato e fatto degustare il Vino Amarone, prodotto dalla Cantina della Valpantena (nostro Sponsor) pluripremiato con medaglie d’oro al Vinitaly e molto apprezzato i tutto il mondo.
Durante il Symposium, con più di duecento partecipanti delle varie confraternite, mezzi di comunicazione ed autorità, abbiamo avuto l’onore di ascoltare la magnifica relazione sui vini italiani, del Dr. Enzo Merz Gran Maestro della Confraternita della vite e del vino di Trento, che utilizando le
tecnologie attuali della comunicazione ha fatto uso del suo Smartphone per esporre la presentazione culturale, scientifica e vitivinicola.
Tutta una mostra enologica armonizzata con la celebre e ancestrale gastronomia alentejana che è terminata con un FADO, come cultura universale del canto portoghese.
Per terminare, una visita alla Cooperativa di vini CAMIM, la più grande del Portogallo, dove hanno organizzato una degustazione verticale di 10 vini differenti, prodotti con uve proprie della regione e di una altissima qualità. Come ha detto il suo Presidente “... alle persone come Voi, che siete splendidi rappresentanti della gastronomia e vini europei, non si può offrire qualcosa di inferiore a queste delizie viniche del nostro territorio ...”
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giovedì 8 gennaio 2015